2015 - Creatures

Non c’è nascita e morte, qui; c’è solo pulsare di cuori e peristalsi muscolari, fremiti di squame e strepiti di zoccoli immobili. Eppure i colori sono opachi e freddi, e rimandano all’orizzonte desolato di un deserto di inaudite solitudini, mentre il corpo fisico degli animali e degli oggetti si consuma di una ruggine inquieta.

L’unica luce di queste creature, di questi reperti sospesi, è il loro lirismo travolgente, l’irresistibile densità di muta poesia che è loro propria. È una liricità che neppure cerca la metafora o l’esplicita evocazione, ma che basta a se stessa ripiegata nel suo nucleo di sentimento e trascolora sul lento impulso che forma l’immagine, che addensa o diluisce a poco a poco i contorni e le sagome.  

(Dalla presentazione di Giorgio Seveso)